Stolen Moments & Itinerario Felice

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Stolen Moments e Itinerario Felice: giovedì 4 maggio

Le Strade Zitte e l’arte di disegnare percorsi.
Ovvero, il perché di una insolita partnership tra una galleria d’arte contemporanea e una società sportiva moderna. Leggi di più sull’insolita partnership.
 
Conversazione ciclistica #1 Stolen Moments e Itinerario Felice con Antonio Colombo, Giacomo Pellizzari e…

Appuntamento alle 19.00 di Giovedi 4 maggio in galleria da Antonio Colombo via Solferino 44 – Milano. Nell’ambito della mostra fotografica STOLEN MOMENTS di Paolo Brillo con “momenti rubati” ai concerti di Bob Dylan e altre icone della rock-blues-folk music, la prima delle conversazioni ciclo-artistiche in Galleria. Dedicata all’ultimo libro di Giacomo Pellizzari, Itinerario Felice e alle Strade Zitte delle Valli Bergamasche.

 

Itinerario Felice

da Bergamo a Brescia lungo le strade di Gimondi.

Alla scoperta di una terra specialein sella a una biciclettain compagnia di un grande campione.

Itinerario felice è il nuovo libro di Giacomo Pellizzari uscito a metà marzo, per Enrico Damiani Editore. 

L’autore e amico Giacomo, ripercorre in bicicletta le strade che per anni sono state testimoni del passaggio di Felice Gimondi, l’ultimo ciclista italiano a vincere tutto, o quasi. E lo fa a partire dalla bergamasca – terra d’origine di Nuvola Rosa – per arrivare fino a Brescia, celebrando così le due città che quest’anno sono accomunate dall’essere Capitale italiana della cultura 2023.

Felice Gimondi (Sedrina 1942 – Giardini Naxos 2019) non mancava mai di nominare il grande amore della sua vita: la sua terra d’origine, quell’arco chiuso tra le Orobie e i laghi, tra Bergamo e Brescia, l’unico luogo dove trovava le salite giuste e i “mangia e bevi” ideali per farsi la gamba.

Sulle orme di Nuvola Rosa, Pellizzari segue l’asse portante della Ciclovia della Cultura compiendo tutte le deviazioni necessarie: dai colli di Bergamo alla città alta, dalle torbiere del lago d’Iseo fino alla Brescia romana, dalle forre della val Taleggio ai misteriosi tornanti del passo del Vivione, e poi le Dolomiti di Scalve, la Franciacorta, e i colori mediterranei del Garda.

Giacomo Pellizzari, laurea in Filosofia, copywriter, giornalista, scrittore. Ha 4 bici, 2 figli e una chitarra elettrica. Perde facilmente la testa per le grandi salite. Al suo attivo 7 libri, è stato direttore editoriale di Bike Channel e collabora con numerose riviste, italiane e straniere, tra cui “Al Vento”, “Cyclist”, “Peloton Magazine” e “Rouleur”.

 

Le Strade Zitte bergamasche

Ci piace l’idea di questo Itinerario Felice che è più di un itinerario. Per ogni tappa raccontata in questo libro il lettore troverà una mappa con le indicazioni di lunghezza e dislivello. Inquadrando i QR Code che le accompagnano, si avrà accesso a tutti i dati tecnici e si potranno scaricare le tracce gps di ciascun percorso.

Alla proposta di Giacomo, la collezione le Strade Zitte aggiunge molti percorsi che dall’altopiano di Selvino, portano a scoprire le più segrete e impervie salite delle Valli Bergamasche, Dalla facile Val Vertova alla durissima salita a Roncobello e alle Baite di Mezzeno. Fino al South of the Alps Cycling Tour, tra i versanti sud e nord delle Orobie. Un anello di 562 chilometri con 8.500 metri di dislivello. Modulabile in tappe giornaliere a seconda del grado di allenamento di chi decide di affrontarlo. Tappe da 50 o da 150 km al giorno, ma qualcuno lo affronterà in 2 tappe o no-stop. Un “estratto” del Grand Tour Lombardia che unisce tre lunghe piste ciclabili: la Ciclovia della Cultura, la Gavardina (da Brescia a Salò) e il Sentiero Valtellina, affrontando alcune delle grandi salite lombarde come Crocedomini, Vivione, Gavia e San Marco. Certamente un grande impegno per le gambe e una grande soddisfazione per gli occhi, l’anima, la mente. Pedalare per credere.

Grand Tour delle Orobie

I Turbolenti si sono dati appuntamento il 20 e 21 maggio per il Grand Tour delle Orobie (105 km / 2500D+) in occasione del passaggio del Giro d’Italia da Selvino Domenica 21 maggio. Sabato 20 partenza da Selvino per ricordare il memorabile arrivo della tappa a cronometro Gewiss-Selvino del Giro d’Italia 1995, Ol Gir l’è amò ché (Turbolento era nel comitato di tappa).  Da Selvino si sale al Colle di Zambla (via Trafficanti), quindi discesa in Val Seriana, Forcella di Bianzano, Lago d’Endine, Colle Gallo e gran finale con la classicissima Nembro-Selvino, la salita dei Campioni. 19 tornanti ognuno dedicato ad un grande campione bergamasco. Il tornante #1, ça va sans dire, è dedicato a Felice Gimondi.

Guarda la collezione di “Strade Zitte nelle Valli Bergamasche” anche su komoot

 

Daniela Schicchi

Marco Pastonesi

Paola Gianotti

Alberta Schiatti

Paolo Tagliacarne

Paolo Della Sala

Anna Salaris

Francesca T

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Addio bicicletta

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