Gli Appennini tra Pisa, Ascoli e il buon cibo.

tecnica & pratica

Gli Appennini sono ricchi di sorprese, per i pedali, per il palato e per lo sguardo. Prendete spunto, ma poi provateli dal vivo…cibo, bici, Italia. In sella con il tartufo, ma non solo.

Una piazza con due chiese: la Basilica di San Benedetto e, un po’ defilato il Duomo di Santa Maria Argentea. Accanto, il Palazzo Comunale, con il portico di epoca medievale e di fronte l‘imponente fortezza pontificia. La penultima tappa della grande traversata degli Appennini, da Pisa ad Ascoli Piceno tocca la bella piazza di Norcia.

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L’Italia del buon cibo.

Il borgo, ancora circondato dalle mura, e dagli Appennini, prende l’affamato ciclista per la gola. La gloria locale è il prosciutto IGP, lavorato e stagionato a Norcia; l’indirizzo giusto per acquistarlo è Ansuini con il laboratorio a vista dove è possibile vedere come nascono le altre specialità come la corallina (carni magre con cubetti di lardo) o i coglioni di mulo (mortadella di maiale e lardo). I vegetariani si possono consolare con il Tuber melanosporum. Anche se la stagione della raccolta è finita da qualche mese, si trovano interi in vasetto o trasformati in patè nello storico negozio Moscatelli, sul corso principale.crigam3-norcia

Se invece si imboccano i vicoli contorti del centro storico, si arriva al convento di Sant’Antonio Abate, dove le monache di clausura, preparano le marmellate biologiche di cotogne e susine, ribes e albicocche, in vendita come un tempo, attraverso la ruota. Il miele si trova da Il Massaro di Silvano Agabiti, un apicoltore che sposta i suoi alverari dai castagneti alla macchia mediterranea per ottenere mieli cru, dal gusto definito.

Si può chiudere in bellezza stappando una bottiglia di Nursia, la rossa pastosa, prodotta dal birrificio del monaci benedettini, per incrementare le entrate del monastero e per adempiere al precetto di San Benedetto Ora et labora. Ma anche per la gioia di chi deve riprendere a pedalare, per l’ultima tappa, fino all’Adriatico.

Cristina Gambaro, “assaggi di viaggi”

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Daniela Schicchi

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