IL GRAND TOUR DEI NAVIGLI

Milano / impegnativo / 140 km / 250 D+

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DESCRIZIONE

Non è facile sintetizzare in poche righe il paesaggio rurale lombardo, sorprendente e contemplativo agli occhi di chi lo percorre alla lenta velocità di una bicicletta.

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Tra strade zitte di campagna dove le distanze non si esprimono in chilometri, ma in emozioni che lo sguardo trasmette ai nostri pensieri. Un inconsueto viaggio nel silenzio a pochissima distanza dal rumore che sempre ci accompagna in città.
Il Grand Tour dei Navigli è una esperienza gravel di grande soddisfazione. Avvicina l’anima a quello che di integro e selvaggio il nostro territorio ci sa ancora regalare. Una randonnè di pianura ad andatura da meditazione, per sentirsi parte integrante dell’ambiente e non un elemento estraneo ed invasivo. Una pedalata da affrontare con il giusto spirito e ruote adeguate, di quelle che non arrossiscono quando l’asfalto cede il posto allo sterrato.

Insieme a Base/Oxa Impresa Sociale e altri partner, stiamo realizzando il progetto “a ritmo d’acque” finanziato dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, per coinvolgere i vari attori territoriali nella realizzazione del “distretto ciclo-turistico dei Navigli” tra Milano-Vigevano e Pavia. Nel territorio ad ovest della città tra i Navigli, il  Parco Agricolo Sud e il Parco del Ticino. Turbolento in particolare sviluppa la rete dei percorsi di varie distanze, adatti sia al cicloturismo sportivo che a facili passeggiate in bicicletta a carattere familiare.

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PROFILO TECNICO

Si parte dal Naviglio Grande, il chilometro zero è fissato alla Canottieri San Cristoforo. Si percorre l’alzaia fino a Gaggiano e da qui con piccola strada di campagna in direzione nord verso Cusago quindi ovest verso Cisliano.

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Seguendo le piccole strade conosciute da molti ciclisti milanesi si prosegue fino a Robecco in un susseguirsi di strade zitte e tortuose, tra campi e cascine, tra Corbetta, Magenta e Abbiategrasso.
Da Robecco in direzione nord, contro corrente rispetto all’acqua del Naviglio. Si pedala in parte sull’alzaia e in parte sulle solite piccole strade fuori dal traffico. Destinazione Carpenzago (da qui la variante più breve “Naviglio Classic”), Ponte Vecchio, Ponte Nuovo, Boffalora, Bernate, Castelletto di Cuggiono, Turbigo. Si attraversa il Ticino al ponte in ferro di Turbigo per portarsi sulla sponda piemontese dove si pedala seguendo il Naviglio Langosco prima e quello Sforzesco più a sud. Qui i primi tratti di percorso sterrato attraversando i comuni di Galliate, Trecate, e Cerano nella provincia di Novara, entrando quindi nel territorio provinciale di Pavia a Cassolnovo. Si abbandona il paesaggio fluviale e le piccole strade per raggiungere la Piazza Ducale di Vigevano, da qui la vecchia strada (sterrata) per Gambolò.
Si prosegue in direzione Torrazza e Borgo San Siro. Superato Borgo San Siro e dopo avere attraversato la provinciale, la piccola strada ci porta al bivio di Cason Polo, dove si tiene la sinistra in direzione di Parasacco. Superato l’abitato, alla rotonda ancora a sinistra seguendo l’indicazione Bereguardo. A questa rotonda segnaliamo la Trattoria da Pasquale, buona cucina e gentilezza non mancano – trattoriadapasquale.it / 0382 818496)  In pochi chilometri si raggiunge il ponte di barche sul Ticino, il centro paese con il bel castello e la ciclabile lungo il Naviglio di Bereguardo, Besate, Morimondo, Rosate, Gudo Visconti e di nuovo Gaggiano. Da qui la ciclabile del Naviglio Grande, che si ripercorre in direzione Trezzano, Corsico, Milano.

I percorsi sono in costante aggiornamento tuttavia, per le più recenti modifiche alla viabilità locale, alcune indicazioni potrebbero non corrispondere alla nuova viabilità.

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